Officina Nomade c’est moi

Stefania Omodeo
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Visual Designer, si forma alla Scuola Politecnica di Design di Milano dopo aver conseguito il diploma di Maestro d’arte del legno e la maturità a indirizzo artistico presso l’Istituto d’Arte di Acqui Terme. Completa il percorso formativo presso lo studio dell’artista Eugenio Carmi.
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Tra la fine degli anni ’80 e il 2000 matura competenze diversificate in ambito architettonico e del visual design: lavora come Creativo nell’Agenzia pubblicitaria Studiosessanta ad Alessandria, collabora con lo studio di architettura CMT e con l’arch. Teresa Rossi alla creazione di sistemi d’identità visiva e allestimenti per punti vendita e spazi museali. Partecipa a interventi di recupero architettonico e riqualificazione di spazi pubblici e commerciali con l’arch. Marco Pugno a Casale Monferrato; progetta il Piano cromatico del Complesso Socio-assistenziale della Misericordia e per il padiglione urologico dell’Ospedale S. Spirito a Casale Monferrato.
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Negli stessi anni affianca alla progettazione l’attività laboratoriale. Approfondisce la didattica munariana sperimentata in SPD e studia gli approcci metodologici Waldorf e Montessori in relazione all’arte applicata. Coordina per diversi anni laboratori artistico-manuali rivolti a bambini, ragazzi e adulti, presso istituti scolastici e centri culturali.

Uno studio sulle fiabe popolari la conduce nel 1994 a un viaggio di ricerca in Palestina, che porterà alla stampa di un racconto tradizionale palestinese e a uno spettacolo di teatro di figura, con il supporto dell’artista Edgar Dario Gonzales.
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Nel 2001 fonda a Cella Monte lo Studio Omodeo, la cui attività è centrata sulla promozione di piccole imprese agroalimentari e manifatturiere d’eccellenza, caratterizzate da una forte identità territoriale. Realizza sistemi di identità visiva e packaging coordinato per alcune tra le più note aziende vinicole biologiche del Monferrato.
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Partecipa alla nascita del Circuito del documentario sociale Documè di Torino e ne cura il sistema visivo integrato dal 2004 al 2007. Riceve incarichi pubblici relativi alla direzione artistica e la comunicazione di eventi e rassegne che uniscono cinema, teatro e cibo.
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Nel 2006 il film documentario BIOMONFERRATO, prodotto da Studio Omodeo con la regia di Francesco Cusanno, è presente al Terzo Festival Internazionale Audiovisivo della Agrobiodiversità e viene acquisito dalla Mediateca per lo Sviluppo di Roma.
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Nello stesso anno, la giuria del Fedrigoni Top Applications Awards premia allo Shakespeare’s Globe Theatre di Londra la linea di shopper ideata per la gioielleria Bazzani quale miglior realizzazione nella categoria packaging.
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Nel 2008 è prima classificata al Concorso fotografico nazionale “1900-1996. I Gardella ad Alessandra. Architetture”.
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Nello stesso anno fonda l’associazione YAKI a sostegno dell’agricoltura contadina e di una corretta informazione sui processi di produzione, trasformazione e distribuzione della filiera agroalimentare.
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Nel 2009, per le attività di sensibilizzazione svolte nel settore alimentare, riceve l’invito a far parte della Piccola Tavola del Presidio Slow Food del Monferrato casalese in qualità di Socio competente. Vi resterà sino al 2012, partecipando con il coordinamento di numerose iniziative.
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Nel 2011 Studio Omodeo si trasferisce a Casale Monferrato. La sperimentazione di linguaggi espressivi basati su criteri di responsabilità, sostenibilità e condivisione restano gli elementi fondanti dello Studio.
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A fine 2011 prende avvio l’autoproduzione di Girandolo, il seggiolone trasformista ecosostenibile creato nel 2001 per la figlia Sofia ed esposto in Triennale Design Museum dall’1/04/17 al 18/02/18, durante la X edizione GiroGiroTondo Design for Children.
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Nel 2013 sviluppa una ricerca finalizzata all’individuazione di nuovi modelli distributivi dedicati al design autoprodotto, che porterà alla creazione di Officina Nomade e UnaTantum.
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Nel 2014 il progetto di Street Food YAKI, premiato alla call internazionale organizzata da ESTERNI, è presente al Public Design Festival di Milano durante la Design Week.
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Nel 2015 realizza, con il supporto della dott.sa Cinzia Bortoletto, dell’educatrice Silvia Ottone e del dr. Maurizio Cremonte, responsabile dell’Unità di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale “Cesare Arrigo” di Alessandria, l’ausilio per la Comunicazione Aumentativa PECS.cards.
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Nel 2016 è a Roma per il concept retail e la messa in opera del primo punto vendita di Zolle, azienda specializzata nella consegna a domicilio di prodotti agroalimentari locali, con la quale collabora dalla sua fondazione (ideazione logo, sistema d’identità visiva e applicativi, packaging, website, campagne di comunicazione dal 2008 al 2016).
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Dal 2018  si dedica alla progettazione e produzione di materiali didattici e ausili low-tech per la Comunicazione Aumentativa nel laboratorio ECCOME.
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