Oggetti d’uso comune in terracotta
con Alberto Bagetto e Cristina Nicolucci
“La lentezza e la precisione dei gesti nei quali il vasaio è assorto, la ricerca del centro sul tornio, il silenzio e l’attenzione durante il lavoro, sono metafore della nostra esistenza, del suo ritmo nella sua alternanza di vuoti e pieni, della necessità di trovare un centro attorno il quale raccogliere le nostre parti disperse”.
Alberto Bagetto
Lavora al tornio il grès e la porcellana e produce oggetti d’uso e d’arredo.
Queste argille sono cotte ad alta temperatura (1300-1320 °C) e, vetrificandosi, acquistano particolari caratteristiche di durezza e colore.
La cottura avviene in carenza di ossigeno (riduzione) in modo da provocare la formazione di colori seguendo tecniche consolidate dalla tradizione ceramica orientale.
L’alta temperatura consente la formazione di una vetrificazione stabile che impedisce il rilascio di metalli pesanti negli alimenti anche in presenza di sostanze acide.
La durezza della superficie consente un normale utilizzo in lavastoviglie e un impiego nella cottura a microonde.
Gli smalti, atossici, sono ottenuti dalla fusione di quarzo, argille e ceneri vegetali e sono il risultato di ricerche personali.





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